Tutto è iniziato l’anno scorso con KFC, storica catena di pollo fritto approdata finalmente in Italia (Roma, Torino e Chieti NO COMMENT) dopo anni e anni di cerchi di preghiera fatti da me e dalle mie consorelle bulimiche. Certo, è stata una goccia nel mare della globalizzazione, ma in qualche modo ha fatto drizzare le antenne a noi gourmand delle primizie di stagione.
Ma con l’arrivo del 2015 gli eventi hanno preso un’improvvisa accelerazione e l’impressione generale sembra suggerire una cosa sola: l’Italia ha ufficialmente aperto le frontiere alle grandi catene commerciali internazionali. In pochi mesi sono arrivati Domino’s Pizza, Victoria’s Secret, a breve approderanno Primark e, sebbene manchi l’ufficialità, anche il colosso finanziato da Instagram, Starbucks, sta bussando alla dogana.
Chiariamo subito una cosa: a tutti piacciono le piccole botteghe di quartiere, a tutti piacciono i mercatini rionali e le fiere di paese, ma è anche vero che questo gap (a proposito, c’è anche GAP!) commerciale con il resto del mondo iniziava a pesare.
La strada da fare per noi amanti dei prodotti di scarsa qualità a prezzi elevati è però ancora tanta: ecco la lista delle 10 catene commerciali che vogliamo assolutamente in Italia (in rigoroso ordine di desiderio).
10. Dunkin’ Donuts
Posso dire una cosa un po’ SHOCK? A me in generale i dolci fanno cagare e le ciambelle glassate con i mille colori dei fiori le trovo aberranti. Eppure Dunkin’ Donuts, che prepara ciambelle 99% zucchero e 1% grassi idrogenati, ha i suoi estimatori e quindi mi tocca metterla sul gradino più basso della nostra classifica. Tra l’altro questa catena fu presente in Italia dal 1999 al 2002 (ricordo un punto vendita a Roma, attaccato alla fontana di Trevi), ma la società che aveva in gestione il franchising italiano fallì nel giro di pochi anni. Capre!
Mentre lo aspettiamo: le ciambelle del PAM
9. Uniqlo
Cercate abbigliamento da basic bitches che non sia il solito Benetton? Andate da Uniqlo! Non in Italia però: da noi non esiste un punto vendita del brand giapponese, presente massicciamente in Oriente ma anche nelle grandi città del mondo, come NYC, Parigi, Londra. Uniqlo fa quei vestiti che oggi potreste vedere in una sfilata qualsiasi di Yeezy by Kanye, tutti color block, no logo, cuciti da piccole mani di piccoli bambini prelevati dalle fogne di Bucarest. Di uno sciapito che io sinceramente amo.
Mentre lo aspettiamo: MUJI
8. Pizza Hut
Mi fanno veramente ridere quelli che hanno gridato allo scandalo quando è sbarcato Domino’s Pizza a Milano, come se gli americani volessero insegnarci a fare la pizza. La filosofia di Pizza Hut (e dell’originale Domino’s) è proprio quella di offrire una pizza molto diversa dalla nostra napoletana: Pizza Hut propone una pizza piccola e altissima, farcitissima, piena di formaggi, pepperoni, salami, ananas, carne, per non parlare dei cornicioni ripieni delle peggio porcherie, tutte cose insomma estranee alla nostra tradizione. È così scandaloso aver voglia ogni tanto di una pizza fatta in questo modo? La pizza napoletana e quella americana sono così diverse che possono benissimo convivere entrambe (nel mio cuore già lo fanno).
Mentre lo aspettiamo: la Big Americans della Cameo
7. Wendy’s
Abbiamo forse bisogno di un’altra catena che faccia hamburger? Vi rido in faccia sonoramente perché sì, ne abbiamo bisogno. Wendy’s è una delle prime catene di hamburger al mondo, famosa per i suoi patties quadrati e per il suo amore viscerale per il bacon. Vi dico solo che il loro panino di punta si chiama Baconator: mi raccomando tenete in speed dial il 112 prima di assaggiarlo.
Mentre lo aspettiamo: Burger King
6. 7-Eleven
No vabbè io amo 7-Eleven, vorrei che la mia cameretta fosse un 7-Eleven. In questo posto magico trovi la qualunque: dalla tachipirina ai Doritos, dalla CocaCola alla spina alle calze di spugna, dall’ultimo numero di Vogue Francia alle pillole per l’insonnia. Grandi come centri commerciali o piccoli come sgabuzzini, i 7-Eleven (presenti in ~quasi~ tutto il mondo ma ovviamente non da noi) sono i fari nella notte di ogni turista in cerca di bottigliette d’acqua sigillate anticagotto, ma anche il luogo magico dove trovare riparo la notte e non morire accoltellati dai barboni di Manhattan.
Mentre lo aspettiamo: i negozietti dei Pakistani aperti 24h
5. Shake Shack
Abbiamo forse bisogno di un’altra catena che faccia hamburger? Vi rido in faccia sonoramente perché sì, ne abbiamo bisogno. Il successo di Shake Shack è pazzesco: nel giro di pochi anni da piccolo chiosco di Madison Square Park (ha aperto nel 2000), l’impresa è diventata un vero colosso del fast food mondiale tanto dall’essere quotato in borsa nel 2014. Certo, le strategie aggressive di marketing hanno pagato, ma assaggiate un loro panino: capirete i motivi di tanto successo. Oggi Shake Shack si trova non solo in tutti gli Stati Uniti, ma anche a Mosca, Instanbul, Londra, Abu Dhabi, Dubai e in altre location internazionali. Arriverà anche da noi?
Mentre lo aspettiamo: McDonald’s
4. Taco Bell
Con Taco Bell apriamo il grande capitolo della cucina messicana. Io non capisco cos’ha il nostro paese contro la grande nazione patria delle donne con i baffi (cit. TZN) e dei sombrero, dalla cui cucina vorrei essere adottato da qui all’eternité. Taco Bell è a tutti gli effetti una delle catene di fast food più famose nel mondo, presente praticamente ovunque, dal Giappone all’Arabia Saudita, dall’isola di Aruba al Cile, dall’Islanda alla Grecia. La GRECIA Dio Santo! Ma stiamo scherziamo!? Mi fa uscire dai gangheri questa cosa. Un tempo specializzata solo in tacos e burrito, oggi Taco Bell è un fast food a 360° (un po’ come McDonald’s da noi): ci puoi fare colazione o passare anche solo per un caffè da portar via.
Mentre lo aspettiamo: il ristorante messicano con i nachos vecchi di due giorni
3. Topshop
Nato come negozio per hipster, oggi Topshop (e il maschile Topman) è un colosso dell’abbigliamento per tutti, soprattutto per quelli magri: migliore di H&M per la qualità dei tessuti, propone capi basic mantenendo sempre un twist eccentrico, come stampe bizzarre e giacche dai tagli insoliti. Ormai ogni anno si vocifera un’apertura imminente a Milano: sicuramente all’interno di questa lista è il negozio che più probabilmente vedrà la luce anche nel nostro paese.
Mentre lo aspettiamo: Zara
2. Chipotle
Sentite anche voi i canti degli angeli in cielo? Chipotle è tutto quello che una grande catena di fast food (oggi con più di 500 ristoranti nel mondo) dovrebbe essere: cibo porco ma non insalubre (è l’unica catena al mondo con certificazione A sulla qualità delle carni, tutte antibiotics and hormones free), con grande attenzione all’etica e alla qualità del lavoro, con dipendenti che hanno i salari tra i più alti nel mondo della ristorazione veloce. Il costo di un pasto si allontana quindi da quello di un McMenu, ma il risultato è eccezionale: tacos, burritos, carnitas e insalata, tutti componibili con gli ingredienti a scelta. Provato e davvero memorabile.
Mentre lo aspettiamo: eh…
1. Pret a Manger
Altroché Starbucks. Per quanto mi riguarda, Pret a Manger è quello che davvero manca al nostro paese. Non sono certo uno che sceglie solo biologico, biodinamico e organico (anzi), ma la prima volta che ho assaggiato un sandwich di PRET sono rimasto folgorato. Tuttora, per quanto mi riguarda, i migliori panini sulla faccia della Terra. La varietà di tipologie è infinita, ma è l’insieme a conquistare: dalle centrifughe alle zuppe calde (da annegarci dentro), dalle colazioni al caffè organico, dai succhi alle baguette, Pret a Manger è il mio paradiso della gastronomia take away e la tappa fissa per un pranzo veloce con zaino in spalla.
Mentre lo aspettiamo: lo scaffale tramezzini dell’Esselunga
E voi? Quale invasione state aspettando?
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Filodrama
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clippermark
4 Novembre 2015 at 14:33
Io ringrazio ogni mattina appena mi sveglio Signor Ponza per dar voce ai tuoi pensieri.
Scelta davvero molto ardua ma dico Taco Bell perché, come si direbbe per ogni concorrente di X Factor, non c’è niente di simile in Italia. Voterei anche Pret A Manger perché comunque i tramezzini significano molto per me.
Filo
4 Novembre 2015 at 14:46
Taco Bell = diarrea fulminante
Signor Ponza
11 Novembre 2015 at 17:14
Io il tramezzino lo ritengo un po’ overrated
Lulu
4 Novembre 2015 at 15:11
Pret a Manger vince a mani basse su tutte! E il mio ragazzo che mi prende in giro perchè lo amo da impazzire! Si ricrederà dopo questa favolosa top ten!
Un abbraccio!
Signor Ponza
4 Novembre 2015 at 18:52
Io non l’ho MAI provato, ci credi?
Lulu
5 Novembre 2015 at 09:16
COOOSA????
No, organizziamo subito un viaggio!
Signor Ponza
11 Novembre 2015 at 17:12
ASAP.
Signor Ponza
4 Novembre 2015 at 18:51
Io un po’ offeso che nessuno calcola Dunkin’ Donuts
Signor Ponza
14 Novembre 2015 at 17:11
Come si fa a preferire il salato a dolce comeeeeeee
Daniii
16 Novembre 2015 at 14:30
Salato is the way <3
honey84
20 Novembre 2015 at 16:28
lo so.. ma se aprisse io diventerei obesa all’ istante 😛 😛
Signor Ponza
20 Novembre 2015 at 23:14
Anche io! Ma è quello il bello 😛
honey84
23 Novembre 2015 at 11:20
infatti kissekefrega!! 😛 🙂
gabecnc
4 Novembre 2015 at 22:05
uniqlo forevahhhh!!!! io attendo con ansia lo sbarco in italia e in attesa mi tocca acquistare online da uniqlo uk!
Signor Ponza
11 Novembre 2015 at 17:13
Anche questo io mai notato nella mia vita, devo recuperare!
FiloDramactioner
5 Novembre 2015 at 12:45
Io odio tutto visto che al sud non arriva mai nulla. Aprono sempre a Milano o giù di lu. VOGLIO DIVENTARE OBESA, ASSECONDATEMI!!!
Ps: Filo sposami
Signor Ponza
11 Novembre 2015 at 17:13
Come l’hashtag delle Directioner: #SempreAMilano
Signor Ponza
11 Novembre 2015 at 17:14
Ma può essere che Panda Express io l’abbia già visto in qualche centro commerciale?
Filo
12 Novembre 2015 at 13:24
ama no, c’è qualcosa di simile che forse ha rubato il marchio tipo a MilanoFiori (dove tra l’altro c’è o c’era Teriyaki Experience per cui morivo)
Signor Ponza
12 Novembre 2015 at 14:53
Che volpini furbini.
Gelido
13 Novembre 2015 at 16:12
Shake Shack è divino e il suo arrivo in Italia non sarebbe per niente scandaloso: ottimo prodotto!
Gelido
13 Novembre 2015 at 16:15
tra l’altro vedo che nessuno ne parla… ed in effetti i suoi pochi negozi di solito sono presi d’assalto! Io ho mangiato una volta al primo originale di NY ma l’ho preso alle 11 di mattina appena aperto e un’altra volta a Londra intorno alla mezzanotte poco prima della chiusura
Gelido
13 Novembre 2015 at 16:18
E comunque mi viene da pensare che questi grandi marchi sono tanto attesi e ambiti finchè stanno all’estero (della serie “io compro solo da xxx a Parigi”), appena aprono in Italia, nel giro di qualche mese diventano come delle Zara qualunque…
Signor Ponza
14 Novembre 2015 at 17:12
Concordo molto!
honey84
20 Novembre 2015 at 16:27
taco bell, victoria’s secret e starbucs!!
Signor Ponza
20 Novembre 2015 at 23:14
Victoria’s Secret ha aperto da poco a Milano!
honey84
23 Novembre 2015 at 11:18
anke all’ aereoporto di napoli 🙂 🙂
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